“DISABILITÀ E MOTOR SPORT: PER UNA MOBILITÀ SENZA BARRIERE”
1000 Miglia e Waze insieme a Scuderia del Portello per sostenere una mobilità senza barriere
Si è conclusa anche questa edizione della celebre 1000 Miglia che, nonostante le complessità organizzative e le restrizioni causate dal Coronavirus, ha regalato grandi emozioni sia agli equipaggi (circa 400 vetture) che al caloroso pubblico che ha assistito al passaggio delle auto per le strade del Bel Paese.
Dopo la straordinaria esperienza in una manifestazione così prestigiosa come la “Freccia Rossa”, alla guida della guest car n. 500 (Alfa Romeo 1900 TI del 1954) della Scuderia del Portello, condotta nel 2002 da Clay Regazzoni alla Carrera Panamericana, il commento di Mattia Cattapan, pilota e fondatore dell’associazione “Crossabili”, è stato: “Partecipare alla 38^ edizione della leggendaria 1000 Miglia è stata un’emozione straordinaria. Ho avuto l’onore di guidare l’Alfa Romeo 1900 del mitico Clay Regazzoni, ex pilota di F1 e primo pilota disabile in grado di guidare una macchina da corsa storica. Con quest’esperienza ho colto un’opportunità unica e soprattutto un’eccezionale occasione per diffondere un messaggio a sostegno della mobilità senza barriere. Grazie a 1000 Miglia e Waze, insieme a Scuderia del Portello e ad altri prestigiosi brand del Made in Italy, abbiamo dato voce ai più vulnerabili, dimostrando che anche chi ha disabilità può aprirsi al mondo dell’automobilismo storico e partecipare a grandi eventi. Sono grato per questa esperienza perché mi ha permesso di esserne testimone e di conoscere inoltre persone straordinarie, appassionate e, a mio modesto parere, veri eroi d’altri tempi. La partecipazione alla 1000 Miglia è stata dura sia per le condizioni climatiche sia per le tante ore di guida, ma alla fine abbiamo ultimato la missione e dato continuità al lascito di Clay Regazzoni, che verrà portato avanti con altre iniziative in fase di progettazione”.
Il commento del Presidente della Scuderia del Portello Marco Cajani è stato: “L’emozione di quanto siamo riusciti a portare a termine in questa esperienza con l’Alfa 1900 di Clay, grazie a 1000 Miglia, Waze e alle altre aziende che hanno adottato la macchina come il Gruppo Camozzi, Dell’Orto Motorsport, Bosch Italia e AFRA, è stata davvero toccante. Dopo quasi vent’anni dalla Carrera Panamericana 2002, dove abbiamo assistito Clay in una gara straordinaria conclusasi purtroppo con un incidente che ha sensibilmente danneggiato la vettura, vedere nuovamente su strada l’Alfa 1900, restaurata e guidata da un giovane ed energico pilota disabile come Mattia Cattapan, ha davvero commosso me e tutto il nostro team di preparatori che hanno vissuto la storia di questa vettura. Quale strumento eccezionale del lascito di Regazzoni, essa scriverà altre pagine importanti della storia della Scuderia del Portello e darà continuità al messaggio di una mobilità senza barriere a sostegno della disabilità”.
70 ANNI ALFA ROMEO 1900, “L’AUTO DI FAMIGLIA CHE VINCE LE CORSE”: due equipaggi del Portello – Sezione Benelux in gara con due Alfa 1900 TI Super del 1954 e del 1956
La Scuderia del Portello Alfa Romeo anche quest’anno ha partecipato a quella che viene considerata “la corsa più bella del mondo”, la 1000 Miglia, scegliendo di rendere omaggio ai 110 anni del marchio Alfa Romeo e ai 70 anni dell’Alfa 1900, prima vettura prodotta in serie negli stabilimenti del Portello a Milano nel 1950 e battezzata “l’auto di famiglia che vince le corse” per le sue eccezionali prestazioni sportive con cui la splendida berlina del Biscione ha da subito scritto pagine importanti della storia dell’automobilismo.
Dei 356 equipaggi in gara, con il numero 366 G. Simons (B) e P.P. van Cleef (NL), su Alfa 1900 TI Super del 1956, si sono classificati al 125^ posto, mentre, con il numero 272, K. Hensgens (NL) e W. van Thoor (NL), su Alfa 1900 TI Super del 1954, al 203^ posto.
Foto:
Massimo Campi
Adrenaline 24H
Cinemalfa
Stile Alfa Romeo
www.scuderiadelportello.org
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